Aldo Tortorella, Il mestiere del virus e quello degli umani

Editoriale Critica Marxista 2/3-2020

La lunga reclusione imposta dal virus ha avuto come conseguenza molte istruttive discussioni sulle complesse cause della pandemia e sulle sue ipo- tizzabili conseguenze economiche, sociali e politiche, ma anche un’alluvione di luoghi comuni ancora più che di false notizie. Abbiamo dovuto ascoltare o leggere una spropositata quantità di volte che le epidemie ci sono sempre sta- te e sempre ci saranno, che era impossibile prevedere una sciagura di queste proporzioni, che è impossibile prevedere come e quante altre ce ne saranno, che così l’uomo che si credeva onnipotente ha visto la sua fragilità, che la ri- cerca della colpa è come la caccia all’untore (ovviamente “di manzoniana me- moria”), tanto è evidente il fatto che la colpa è dei cinesi (cioè degli asiatici, cioè degli stranieri, mormorano i consueti razzisti), però i cinesi hanno vinto il virus perché laggiù c’è uno che comanda, la democrazia è una bella cosa ma è inefficiente… eccetera.